L’Ipogeo di Hal Saflieni, situato a Paola, Malta, rappresenta un sito archeologico di straordinaria importanza, annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Si tratta di un complesso sotterraneo enigmatico, risalente al periodo Neolitico (circa 3600-2500 a.C.), che si snoda per ben tre livelli in profondità, raggiungendo i 13 metri sotto la superficie terrestre.
Le sue origini avvolte nel mistero, la sua architettura elaborata e i reperti archeologici rinvenuti al suo interno rendono l’Ipogeo un luogo di fascino indiscutibile. Esplorare le sue gallerie scavate nella roccia, ammirare le pitture rupestri e le incisioni che adornano le pareti e immergersi nell’atmosfera silenziosa e suggestiva di questo sito antico è un’esperienza che riporta indietro nel tempo, svelando i segreti di una civiltà prospera e ingegnosa.
Un sito archeologico di importanza mondiale
L’Ipogeo di Hal Saflieni non è solo un sito archeologico di grande valore, ma anche un vero e proprio labirinto sotterraneo ricco di tesori nascosti. Le sue gallerie si intrecciano tra loro, conducendo a stanze e camere di diverse dimensioni e funzioni. La Sala Principale, con la sua volta a cupola alta circa 5 metri, rappresenta il cuore del complesso e lascia senza fiato per la sua imponenza.
Le pareti sono decorate con incisioni e pitture rupestri che raffigurano motivi geometrici, animali, figure umane e scene di vita quotidiana. Queste rappresentazioni offrono una preziosa testimonianza delle credenze, dei riti e delle attività della civiltà che abitava questo luogo.
L’Ipogeo di Hal Saflieni è stato scoperto accidentalmente nel 1902 durante lavori di costruzione. Da allora, è stato oggetto di numerose campagne di scavo e restauro che hanno portato alla luce reperti archeologici di inestimabile valore. Tra i più significativi si annoverano vasellame in ceramica, utensili in pietra e osso, figurine in terracotta e gioielli in oro e argento.
L’importanza archeologica è riconosciuta a livello mondiale. La sua unicità architettonica, la ricchezza dei reperti rinvenuti al suo interno e la testimonianza preziosa di una civiltà neolitica altamente sviluppata lo rendono un sito da non perdere per gli appassionati di storia, archeologia e cultura.
L’Ipogeo di Hal Saflieni: segreti e misteri tra le sue mura
Anche se la funzione precisa dell’Ipogeo di Hal Saflieni rimane avvolta nel mistero, la teoria più accreditata lo identifica come un santuario, probabilmente dedicato a un oracolo. Questa ipotesi è supportata da una camera unica scavata nella roccia calcarea, soprannominata “Camera dell’Oracolo” per le sue straordinarie proprietà acustiche.
Secondo William Arthur Griffiths, autore del libro “Malta e i suoi templi preistorici scoperti di recente”, una parola pronunciata all’interno della Camera dell’Oracolo viene “centuplicata” e risuona in tutta la struttura. Egli ha descritto l’effetto che questo fenomeno potrebbe avere avuto sui fedeli: “Si può immaginare l’impatto quando l’oracolo parlava e le sue parole rimbombavano attraverso il luogo oscuro e misterioso con terrificante imponenza”.
Oltre alle sue straordinarie proprietà acustiche, la Camera dell’Oracolo dell’Ipogeo di Hal Saflieni amplifica i suoni in modo tale da creare un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente. Chiunque abbia avuto la fortuna di trovarsi al suo interno ha descritto la sensazione di essere avvolto da un’eco ipnotico, come se ci si trovasse all’interno di una gigantesca campana.
Il critico d’arte e architettura di Sarasota, Richard Storm, ha cercato di descrivere questa sensazione in parole: “Poiché senti qualcosa proveniente da qualche altra parte che non puoi identificare, rimani paralizzato”.
L’effetto è dovuto alla forma e alla composizione della camera, che catturano e amplificano le onde sonore in modo da farle vibrare attraverso il corpo di chi vi si trova. Non si tratta solo di un fenomeno uditivo, ma di un’esperienza multisensoriale che coinvolge tutti i sensi.
La sensazione di essere circondati da un suono vibrante e primordiale può risultare disorientante e persino spaventosa per alcuni, mentre altri la trovano affascinante e suggestiva. Indubbiamente, si tratta di un’esperienza unica che contribuisce al mistero e all’atmosfera magica che avvolge l’Ipogeo di Hal Saflieni.
Le eccezionali proprietà acustiche, in particolare della Camera dell’Oracolo, non sono passate inosservate. Attraverso studi approfonditi, è stato scoperto che al suo interno la voce risuona a una frequenza di 110 Hz. Questa particolare frequenza, curiosamente, coincide o si avvicina a quella rilevata in numerose altre camere antiche sparse per il mondo, tra cui il celebre sito di Newgrange in Irlanda.
Il dottor Robert Jahn, dell’Università di Princeton, ha ipotizzato che la causa di questo fenomeno risieda nelle dimensioni della stanza o nella qualità della pietra con cui è stato costruito. Queste caratteristiche strutturali potrebbero infatti influenzare la propagazione delle onde sonore, creando un’armonica risonanza a una specifica frequenza.
La coincidenza di questa frequenza tra siti archeologici distanti tra loro ha acceso un dibattito tra gli studiosi. Alcuni hanno ipotizzato una connessione profonda tra queste antiche culture, suggerendo una conoscenza condivisa di principi acustici e architettonici. Altri, invece, hanno proposto una spiegazione più casuale, attribuendo la risonanza a semplici coincidenze strutturali.
Mentre le proprietà acustiche dell’Ipogeo di Hal Saflieni sono innegabili, la questione cruciale rimane: erano intenzionali? È stato progettato con l’obiettivo di massimizzare l’amplificazione sonora? E se sì, per quale scopo?
L’idea che i costruttori dell’Ipogeo possedessero una conoscenza acustica avanzata, anticipando addirittura le scoperte scientifiche moderne, è un’ipotesi suggestiva che ha acceso il dibattito tra gli studiosi. Diverse teorie hanno tentato di spiegare il perché di questa straordinaria acustica.
Alcuni hanno ipotizzato che la forma a campana della Camera dell’Oracolo e la disposizione accurata delle camere e dei corridoi siano state progettate per ottimizzare la propagazione delle onde sonore, creando un effetto di risonanza amplificato. Altri, invece, hanno suggerito che la scelta dei materiali utilizzati, come la roccia calcarea compatta e uniforme, abbia contribuito in modo significativo alle proprietà acustiche dell’Ipogeo di Hal Saflieni.
Ipogeo di Hal Saflieni: antiche voci risuonano nella Camera dell’Oracolo
Indipendentemente dall’intenzionalità o meno del progetto, l’acustica eccezionale dell’Ipogeo di Hal Saflieni ha indubbiamente influenzato il suo utilizzo e il suo significato per le antiche culture che lo hanno abitato. La risonanza profonda del suono all’interno delle sue camere potrebbe aver creato un’atmosfera suggestiva e mistica, perfetta per riti religiosi, oracoli o altre pratiche spirituali.
Nonostante la pletora di ricerche condotte sulle proprietà acustiche della Camera dell’Oracolo dell’Ipogeo, molte domande rimangono ancora senza risposta. Per approfondire i misteri di questo luogo affascinante, esso è stato al centro del Convegno di Archeoacustica, svoltosi dal 19 al 22 febbraio 2024.
Durante l’evento, un team di studiosi multidisciplinari ha intrapreso un esperimento innovativo e senza precedenti. All’interno della Camera dell’Oracolo sono stati posizionati microfoni ad alta sensibilità e registratori digitali per analizzare la risposta acustica della struttura a diverse voci e strumenti musicali tipici del periodo in cui l’Ipogeo era in uso (4000-2500 a.C.).
I risultati ottenuti hanno rivelato aspetti sorprendenti. Una voce umana maschile, in particolare, ha dimostrato la capacità di stimolare la risonanza della struttura a due frequenze specifiche: 114 Hz e 68-70 Hz. L’utilizzo di un corno e di una conchiglia, invece, non ha prodotto alcuna risonanza significativa.
Un interessante elemento emerso dagli esperimenti è la risposta della camera al suono di un tamburo a frizione, che ha generato una risonanza a bassa frequenza. Ancora più suggestivo è il risultato ottenuto con un tamburo sciamanico a cerchio in pelle naturale: questo strumento ha prodotto una forte stimolazione della risonanza a 114 Hz, la stessa frequenza generata da una voce maschile che cantava “oooh”. Sorprendentemente, una voce femminile non ha prodotto lo stesso effetto.
L’Ipogeo di Hal Saflieni, con i suoi enigmi acustici e la sua architettura misteriosa, rappresenta un ponte tra passato e presente. Ci invita a riflettere sul profondo legame tra l’uomo e il suono, e sulle conoscenze che le antiche culture possedevano, forse intuitive o frutto di una profonda osservazione della natura.
La risposta alla domanda se l’acustica dell’Ipogeo fosse intenzionale o meno potrebbe rimanere avvolta nel mistero. Tuttavia, un’esplorazione di questa ipotesi ci apre nuove prospettive sul ruolo del suono nelle antiche società e sulle sorprendenti connessioni tra scienza, architettura e spiritualità.
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