Una recente analisi ha fornito ulteriori conferme alla teoria della relatività di Einstein, restringendo il range possibile delle masse dei neutrini e suggerendo un’evoluzione dell’energia oscura nel corso del tempo.
La gravità , forza fondamentale che ha plasmato l’universo fin dalle sue origini, ha trasformato minuscole variazioni nella distribuzione della materia primordiale nelle complesse strutture cosmiche che osserviamo oggi.
Grazie ai dati raccolti dal DESI, gli scienziati sono riusciti a tracciare l’evoluzione di queste strutture negli ultimi undici miliardi di anni, realizzando così il test più accurato mai condotto sulla gravità su larga scala e offrendo nuove e preziose informazioni sulla formazione e l’evoluzione dell’universo.
I risultati sorprendenti di DESI
La collaborazione internazionale DESI, composta da oltre 900 scienziati provenienti da più di 70 istituzioni in tutto il mondo e coordinata dal Lawrence Berkeley National Laboratory, ha ottenuto risultati che confermano la validità della teoria della relatività generale di Einstein. Attraverso un’analisi approfondita dei dati, gli scienziati hanno dimostrato che la gravità si comporta esattamente come previsto dalla teoria einsteiniana.
Questi risultati rafforzano il modello cosmologico attualmente accettato e escludono alcune teorie alternative sulla gravità , che erano state proposte per spiegare fenomeni come l’accelerazione dell’espansione dell’universo, comunemente attribuita all’energia oscura.
Héctor Gil MarÃn, docente presso la Facoltà di Fisica e ricercatore all’Istituto di Scienze del Cosmo dell’Università di Barcellona (ICCUB), ha co-diretto questa nuova analisi. Egli ha sottolineato che ‘questi dati ci permetteranno di indagare sulla velocità di formazione delle più grandi strutture cosmiche, ponendo vincoli rigorosi alla teoria della relatività generale di Einstein su scale cosmologiche molto più ampie rispetto al sistema solare.
MarÃn, che è anche membro dell’Istituto per gli Studi Spaziali della Catalogna (IEEC), ha aggiunto che finora, i risultati ottenuti sono in perfetto accordo con le previsioni della teoria della relatività generale di Einstein.
Lo studio ha presentato, inoltre, un nuovo limite superiore per la massa dei neutrini, le uniche particelle elementari la cui massa non è stata ancora misurata con precisione. Studi precedenti avevano stabilito che la somma delle masse dei tre tipi di neutrini doveva essere almeno 0,059 eV/c². I nuovi dati del DESI hanno indicato che tale somma dovrebbe essere inferiore a 0,071 eV/c², restringendo significativamente l’intervallo di valori possibili per la massa dei neutrini.
Con un solo anno di dati, DESI ha ottenuto le misurazioni più accurate a livello mondiale della crescita strutturale e ha superato tutti i risultati precedenti, che avevano richiesto decenni di sforzi costanti.
I nuovi risultati della collaborazione DESI sono stati pubblicati sotto forma di diversi articoli scientifici sul repository arXiv. L’analisi, estremamente complessa, ha coinvolto quasi sei milioni di galassie e quasar, distribuiti a distanze comprese tra uno e undici miliardi di anni luce dalla Terra.
DESI: una mappa cosmica che rivela i segreti
I risultati presentati oggi costituiscono un’analisi approfondita dei dati raccolti durante il primo anno di attività del DESI. Tale analisi, basata sulla più grande mappa tridimensionale dell’Universo mai realizzata, ha già fornito indicazioni sull’eventuale evoluzione dell’energia oscura nel tempo.
In questo nuovo studio, l’attenzione si è focalizzata sulle oscillazioni acustiche barioniche (BAO), una caratteristica specifica della distribuzione delle galassie. Attraverso un’analisi dettagliata dello spettro di potenza e l’applicazione di una tecnica di analisi cieca, i ricercatori sono riusciti a estrarre una quantità maggiore di informazioni dai dati, consentendo di misurare con maggiore precisione la distribuzione di galassie e materia su diverse scale spaziali.
Eusebio Sánchez, ricercatore presso il Centro di Ricerca per l’Energia, l’Ambiente e la Tecnologia (CIEMAT) e collaboratore all’analisi dei dati, ha espresso il suo entusiasmo per i risultati ottenuti, definendoli ‘sorprendenti’. Sánchez ha inoltre sottolineato che si tratta solo di un primo passo, in quanto il progetto sta continuando a raccogliere dati che permetteranno di approfondire le nostre conoscenze sulla gravità e sull’energia oscura.
DESI: una finestra sull’Universo in espansione
DESI è un potente strumento scientifico in grado di catturare la luce di migliaia di galassie contemporaneamente, fornendoci un’istantanea dettagliata delle loro caratteristiche. Costruito e finanziato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, DESI è parte di un programma più ampio della National Science Foundation e si trova in Arizona, alloggiato nel telescopio Nicholas U. Mayall. Con il suo specchio gigante da quattro metri, esso sta scrutando i confini del cosmo, mappando milioni di galassie e quasar per svelare i misteri dell’Universo in espansione.
L’obiettivo di DESI è ambizioso: entro la fine del progetto, si prevede di aver mappato circa quaranta milioni di oggetti celesti. Attualmente, gli scienziati stanno analizzando i dati raccolti nei primi tre anni di osservazioni e si aspettano di presentare nuovi risultati sorprendenti nella primavera del 2025. Questi risultati potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dell’energia oscura, la misteriosa forza che sta accelerando l’espansione dell’Universo.
I dati raccolti finora suggeriscono che l’energia oscura potrebbe non essere costante nel tempo, ma potrebbe evolvere. Questa scoperta affascinante ha acceso l’interesse della comunità scientifica internazionale e le nuove analisi in corso promettono di fornire risposte ancora più precise.
Hui Kong, uno dei ricercatori che hanno lavorato al progetto, ha sottolineato l’importanza di queste osservazioni: “La distribuzione delle galassie nel cosmo ci rivela l’esistenza della materia oscura e dell’energia oscura, due componenti enigmatiche dell’Universo. Grazie a DESI, stiamo ottenendo misurazioni sempre più precise che ci avvicinano a svelare i misteri più profondi del cosmo.”
In sintesi, DESI rappresenta una pietra miliare nella ricerca cosmologica, fornendo una quantità enorme di dati che stanno rivoluzionando la nostra comprensione dell’Universo. I risultati ottenuti finora sono promettenti e aprono nuove prospettive per la ricerca futura.
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