L’enigma dello Shiva Linga: antico reattore nucleare?VIDEO

L'enigma dello Shiva Linga: antico reattore nucleare?

Lo Shiva Linga, venerata rappresentazione del dio Shiva nell’Induismo, nasconde forse un segreto scientifico millenario? Alcuni ricercatori hanno avanzato l’audace teoria che queste antiche statue fossero in realtà sofisticati reattori nucleari, costruiti da civiltà extraterrestri. Ma quanto c’è di vero in questa affascinante, ma controversa, ipotesi?

Analizziamo le prove a sostegno e le critiche a questa teoria, esplorando il legame tra gli antichi alieni e l’India.

Il mistero degli Shiva Linga

Un’analisi della mappa radioattiva dell’India ha rivelato un’anomalia significativa: tutti i 12 Jyotirlinga presentano livelli elevati di radiazioni. Questa scoperta ha portato alcuni ricercatori a formulare una teoria audace: gli Shiva linga non sarebbero semplici simboli religiosi, ma antichi reattori nucleari. Sebbene la tecnologia nucleare sia associata all’era moderna, questa ipotesi suggerisce l’esistenza di conoscenze scientifiche avanzate in tempi remoti.

Una scoperta sorprendente è emersa da uno studio condotto nel 2008 e pubblicato sul quotidiano inglese ‘The Hindu’. Analizzando le acque sotterranee di Kashi (Varanasi), i ricercatori hanno rilevato la presenza di uranio in concentrazioni significative, fino a 11 parti per miliardo.

Questa scoperta ha alimentato le speculazioni su un possibile antico reattore nucleare situato in questa città sacra, suggerendo che avanzate tecnologie nucleari potrebbero essere state utilizzate in passato.

Il famoso storico Late PN Oak ha descritto i 12 centri energetici molecolari dell’antica India nel capitolo 21 del primo blocco nel suo famoso libro “Vaidik Vishwa: Rasthra Ka Itihaas”. Secondo OAK in India ci sono 12 “Jyotirlinga”. Tutti questi reattori, situati in questi 12 Jyotirlinga, sono i seguenti:

1. Somnath (Gujarat)

2. Malikaarjun (Andhra Pradesh)

3. Il Mahakal (Ujjain)

4. Onkareshwar (MP)

5. Kedar Nath (Uttarakhand)

6. BhimShankar (vicino a Guwahati)

7. Kashi Vishvanath (Kashi)

8. Shrambhkeswar (Nasik)

9. Baidnath (Bihar)

10. Nageshwar (Gujarat)

11. Rameshwar (Tamil Nadu)

12. Ghaneswar (Aurangabad)

La forma di uno Shiva Linga è identica a quella dei moderni reattori atomici.

Shiva Linga: le prove a sostegno

  • Se lo Shiva linga è tradizionalmente associato a elementi come l’acqua, la condensazione e la luna crescente, che suggeriscono la presenza di dispositivi di condensazione, è possibile ipotizzare che la sua funzione originaria fosse legata alla produzione di energia? Quali prove o teorie supportano questa interpretazione?

 

  • I fedeli di Shiva compiono solo tre quarti del giro attorno allo Shiva linga, evitando di attraversare il canale da cui fuoriesce l’acqua. Secondo la tradizione, questa acqua è considerata ‘impura’ e toccarla è proibito. Questa credenza potrebbe avere origini antiche, legate a una conoscenza ancestrale di potenziali pericoli associati a questa acqua, forse interpretati come ‘rifiuti radioattivi’ in una chiave moderna.

 

  • In passato, si racconta che venisse utilizzato un dispositivo chiamato Gharund per neutralizzare le acque reflue provenienti dallo Shiva linga, rendendole innocue. Questo consentiva ai devoti di completare liberamente il giro attorno al santuario. Questa tradizione suggerisce che gli antichi indù potessero disporre di conoscenze scientifiche avanzate, sufficienti a sviluppare un dispositivo in grado di neutralizzare sostanze potenzialmente pericolose, come quelle che oggi associamo alle scorie atomiche.

 

  • Un’analisi etimologica del termine sanscrito ‘Jyotirlinga’ rivela che ‘Jyoti’ significa ‘luce’ e ‘linga’ può essere tradotto come ‘simbolo’ o ‘segno’. Pertanto, una possibile interpretazione di ‘Jyotirlinga’ è ‘simbolo di luce’.

 

  • “Ciascuno dei dodici Jyotirlinga è situato in prossimità di un corso d’acqua. L’acqua, versata sopra lo Shiva linga, svolge un ruolo rituale fondamentale. Le offerte come Bilva, Aak, Aakmad, Dhatura e Gudhal, tradizionalmente considerate gradite a Shiva, possiedono notevoli proprietà assorbenti. Queste offerte, oltre ad avere un significato simbolico, potrebbero alludere a un processo di condensazione energetica, rafforzando il legame tra il divino e il terreno.

 

  • Le onde presenti sulla roccia su cui poggia lo Shiva linga sono spesso paragonate alle orbite degli elettroni attorno a un nucleo atomico. Shiva, come l’energia nucleare, rappresenta un dualismo affascinante: può essere fonte di grande beneficio, ma anche di distruzione. Analogamente, l’energia nucleare, se utilizzata saggiamente, può migliorare la vita dell’umanità, ma se finisce nelle mani sbagliate, può portare a catastrofi. Il terzo occhio di Shiva, simbolo del potere distruttivo, può essere paragonato alla forza incontrollabile di un’arma nucleare.

 

  • L’associazione tra i Jyotirlinga e la presenza di corsi d’acqua ha portato alcuni a ipotizzare che in queste località potessero esistere, in tempi antichi, fonti di energia naturale, forse paragonabili a quelle nucleari. Questa ipotesi, seppur affascinante, non trova ancora conferme scientifiche. Tuttavia, lo studio di questi luoghi potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere meglio le conoscenze scientifiche e le pratiche religiose delle antiche civiltà indiane.

 

  • Studi condotti alcuni anni fa a Kurukshetra hanno rilevato livelli di radiazioni leggermente superiori alla media. Questa anomalia ha portato alcuni a ipotizzare un possibile collegamento con la leggendaria battaglia del Mahabharata, dove si suppone siano state utilizzate armi di natura nucleare.

 

  • La recitazione del mantra ‘Om Namah Shivaya’ è associata a una serie di benefici, tra cui un senso di benessere e un aumento dell’energia vitale.

Shiva Linga: un’indagine critica

L’ipotesi di antichi alieni in India si basa su interpretazioni particolari di testi antichi e sulla presenza di alcune strutture enigmatiche. Alcuni vedono nelle descrizioni di veicoli volanti e tecnologie avanzate presenti in questi testi delle prove di contatti extraterrestri. Inoltre, l’allineamento astronomico di alcune costruzioni antiche è spesso citato come un’ulteriore evidenza. Tuttavia, queste interpretazioni sono controverse e non trovano un consenso unanime tra gli esperti. Mancano prove scientifiche solide che supportino l’idea di visite aliene nell’antica India.

Non sono state rinvenute tracce di tecnologie aliene, come metalli sconosciuti o manufatti impossibili da realizzare con le conoscenze dell’epoca. Inoltre, le descrizioni presenti nei testi antichi sono spesso vaghe e soggette a interpretazioni diverse.

In conclusione, la teoria secondo cui lo Shiva linga è stato utilizzato come antico reattore nucleare è altamente speculativa e non supportata da prove scientifiche tradizionali. I segni di calore e radiazioni sulle statue dello Shiva linga possono essere spiegati da cause naturali e non ci sono prove che suggeriscano che gli antichi indiani avessero la tecnologia per costruire e far funzionare reattori nucleari.

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