Un fossile straordinario, nascosto per anni in un cassetto di un museo canadese, ha finalmente trovato luce e riscritto la storia paleontologica del polpo. Questa scoperta sensazionale ha rivelato l’esistenza del primo antenato conosciuto di questa affascinante creatura marina, vissuto circa 330 milioni di anni fa, ben prima dell’era dei dinosauri. E la sorpresa non finisce qui: il fossile mostra che questo antenato del polpo aveva ben dieci tentacoli, un numero decisamente inaspettato.
Polpo preistorico: 10 tentacoli e segreti dell’evoluzione
La scoperta, presentata sulla rivista scientifica Nature, è stata effettuata da un team di ricercatori guidati da Neil Landman dell’Università di Yale. Il fossile, denominato “Deiradactylus Andrewsorum”, è stato recuperato dal Royal Ontario Museum di Toronto, dove era stato depositato nel 1980. Analizzando attentamente i dettagli anatomici del fossile, i ricercatori hanno potuto identificarlo come il primo antenato noto del polpo e dei suoi cugini, come seppie e calamari.
I ricercatori hanno dettagliato la scoperta della nuova specie di vampiropode che ha spostato indietro di 82 milioni di anni l’età del più antico antenato conosciuto dei polpi. Questo significa che esistevano prima dei dinosauri che popolavano la terra da circa 252 a 66 milioni di anni fa.
Nella formazione calcarea di Bear Gulch, situata nel Montana, negli Stati Uniti, un team di paleontologi ha effettuato la sensazionale scoperta che ha rimodellato la nostra comprensione dell’evoluzione dei cefalopodi. Questa zona, un tempo una baia marina, è rinomata per la sua eccezionale conservazione di fossili risalenti al periodo Carbonifero, circa 350-300 milioni di anni fa.
Il fossile in questione appartiene a un genere completamente nuovo di cefalopodi mai visto prima.
Dopo la scoperta, il fossile è stato donato al Royal Ontario Museum in Canada nel 1988, dove è rimasto trascurato per decenni fino a quando Christopher Whalen, un paleontologo dell’American Museum of Natural History di New York, ne ha riconosciuto l’importanza. L’esemplare straordinariamente ben conservato è servito a offrire indizi allettanti sul loro antico comportamento e sulla loro ecologia.
Quello che rende ancora più speciale questa scoperta è la presenza di dieci tentacoli nel fossile. I polpi moderni, infatti, ne hanno solo otto, e la perdita di due tentacoli durante l’evoluzione è considerata un evento consolidato. “Deiradactylus Andrewsorum” ha sfidato questa ipotesi, suggerendo che l’antenato comune di polpi e seppie avesse dieci tentacoli e che la perdita di due sia avvenuta in un momento successivo dell’evoluzione.
La morfologia unica dell’antico polipo a dieci tentacoli
È stato scoperto che il fossile, che misurava 12 centimetri di lunghezza, possedeva dieci arti, due in più rispetto ai polpi moderni, ciascuno adornato da due file di ventose. Questa morfologia unica ha suggerito la diversità iniziale dei cefalopodi e ha fornito preziose informazioni sulla loro storia evolutiva.
Ulteriori analisi dell’antico fossile hanno rivelato prove di una sacca di inchiostro. Una caratteristica condivisa dai polpi moderni è la capacità di creare distrazioni spruzzando fuori il liquido scuro, suggerendo che questo antico cefalopode impiegasse strategie difensive simili per sfuggire ai predatori. Questo notevole adattamento sottolinea il duraturo successo dei cefalopodi nell’adattarsi ai diversi ambienti marini nel corso della storia della Terra.
Mentre gli scienziati continuano a svelare i misteri dell’antico passato della Terra, la storia dell’antenato del polpo a dieci tentacoli funge da testimonianza della resilienza e dell’adattabilità della vita nei paesaggi in continua evoluzione del nostro pianeta.
Polpo Syllipsimopodi bideni in onore del presidente Biden
Gli scienziati hanno chiamato la creatura marina preistorica Syllipsimopodi bideni in onore del presidente Joe Biden e dei suoi piani di finanziare la ricerca scientifica. Descritto come il “pezzo mancante del puzzle” nella lunga storia del vampiropode, l’antenato sia del calamaro vampiro che del moderno polpo, Syllipsimopodi bideni è una scoperta fondamentale nel campo della paleontologia.
Questa scoperta apre nuove e affascinanti domande sull’evoluzione dei cefalopodi, un gruppo di animali marini estremamente intelligenti e capaci. Lo studio di “Deiradactylus Andrewsorum” potrà fornire informazioni preziose su come questi animali si siano adattati e diversificati nel corso di milioni di anni, diventando i predatori marini di successo che conosciamo oggi.
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