Roger Penrose, celebre fisico e premio Nobel, ha proposto una teoria rivoluzionaria: il nostro universo potrebbe essere la rinascita di un universo precedente.
Secondo il suo modello cosmologico ciclico, i buchi neri, evaporando, lascerebbero dietro di sé dei ‘punti di Hawking‘, tracce fossili di un universo precedente che si sono poi ricondense per dare origine al Big Bang.
In sostanza, l’universo sarebbe destinato a un ciclo eterno di nascita e rinascita.
Questa scoperta si inserisce nella più ampia teoria della ‘cosmologia ciclica conforme‘ di Penrose, che ipotizza un universo in perenne rinnovamento. Secondo questa teoria, i buchi neri, evaporando lentamente a causa della radiazione di Hawking, rilasciano l’energia residua nello spazio sotto forma di questi punti luminosi. Quando l’ultimo buco nero scompare, l’universo raggiunge uno stato di massima entropia, pronto a dare origine a un nuovo Big Bang e a un nuovo ciclo cosmico.
La teoria di Penrose: la cosmologia ciclica conforme
La cosmologia ciclica conforme, proposta da Roger Penrose, dipinge un quadro affascinante e controintuitivo dell’universo. Invece di un universo con un inizio e una fine, Penrose ha suggerito un ciclo eterno di nascita e rinascita.
Secondo questa teoria, quando esso raggiungerà il suo stato finale, caratterizzato da una massima entropia (disordine) e dall’evaporazione completa dei buchi neri, si verificherà un rimbalzo cosmico. L’estremamente bassa entropia risultante da questo processo creerebbe le condizioni ideali per un nuovo Big Bang, dando così inizio a un nuovo ciclo cosmico.
Una delle domande più affascinanti e dibattute della cosmologia è: cosa c’era prima del Big Bang? E quale sarà il destino ultimo del nostro universo?
Roger Penrose, celebre fisico e premio Nobel, ha proposto una risposta sorprendente: l’universo non ha avuto un inizio e non avrà una fine, ma è coinvolto in un ciclo eterno di espansione, contrazione e rinascita.
Secondo la sua teoria della cosmologia ciclica conforme, il nostro universo è solo uno dei tanti eoni, ovvero cicli cosmici, che si susseguono nel tempo. Quando esso raggiungerà la sua massima entropia, ovvero il massimo grado di disordine, collasserà su se stesso dando origine a un nuovo Big Bang e a un nuovo eone. In questo modo, si rinnova continuamente, senza un vero e proprio inizio né una fine.
E qui sta il punto cruciale: quella minuscola quantità di materia residua, dispersa nello spazio, non rappresenta la fine di tutto, ma l’inizio di un nuovo ciclo. Attraverso un nuovo Big Bang, questa materia darà origine a un nuovo eone, un’era cosmica completamente nuova, inaugurando così un ciclo eterno di nascita e rinascita dell’universo.
La radiazione cosmica di fondo
La radiazione cosmica di fondo (CMB), un’eco fossile del Big Bang, è da sempre considerata una delle prove più solide a sostegno del modello cosmologico standard. Tuttavia, un’analisi più approfondita di questa radiazione ha portato il celebre fisico Roger Penrose a formulare una teoria rivoluzionaria: la cosmologia ciclica conforme (CCC).
Grazie ai dati raccolti dal satellite WMAP, Penrose e il suo collaboratore Vahe Gurzadyan hanno individuato delle anomalie nella CMB, consistenti in cerchi concentrici che sembrano sfidare l’omogeneità di fondo.
Secondo la CCC, queste strutture sarebbero le tracce di imponenti onde gravitazionali generate dalla collisione di buchi neri supermassicci in un universo precedente. In altre parole, la CMB conserverebbe una sorta di “memoria” di eventi accaduti prima del nostro Big Bang.
Questa interpretazione implica che l’universo non abbia avuto un inizio, ma sia coinvolto in un ciclo eterno di espansione, contrazione e rinascita. Ogni ciclo, o “eone”, sarebbe caratterizzato da un Big Bang che dà origine a un nuovo universo. La durata di ciascun eone sarebbe estremamente lunga, stimata in circa 10^100 anni, il tempo necessario affinché tutti i buchi neri evaporino completamente.
Penrose: una teoria controversa ma affascinante
La teoria di Penrose, pur affascinante, è ancora oggetto di dibattito tra i cosmologi. Mentre alcuni ricercatori trovano convincenti le evidenze presentate, altri rimangono scettici. Una delle principali critiche riguarda la natura delle particelle elementari.
La CCC prevede che, nel lungo periodo, tutta la materia decada, perdendo la propria massa. Tuttavia, non esistono prove sperimentali a sostegno di questa ipotesi, e molti fisici ritengono che particelle come gli elettroni possano conservare la loro massa indefinitamente.
Nonostante le perplessità , la cosmologia ciclica conforme offre una nuova prospettiva sull’origine e il destino dell’universo. Essa ci invita a considerare la possibilità che il nostro universo sia solo uno dei tanti, e che il ciclo cosmico possa proseguire all’infinito.
La teoria di Penrose, se confermata, rivoluzionerebbe la nostra comprensione dell’universo. Implicherebbe che il tempo non ha un inizio e che l’universo potrebbe non avere un fine. Inoltre, solleva profonde questioni filosofiche sulla natura della realtà e sul nostro posto nel cosmo.
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