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Gli esperimenti di Scole: la prova della vita dopo la morte

Gli esperimenti di Scole rappresentano uno dei capitoli più affascinanti e controversi della parapsicologia moderna. Svoltisi in una piccola cittadina inglese negli anni ’90, questi studi hanno attirato l’attenzione di scienziati, studiosi e appassionati di tutto il mondo, suscitando un dibattito ancora aperto sulle possibilità di comunicare con l’aldilà.

Le porte dell’aldilà: gli incredibili esperimenti di Scole

Tra il 1993 e il 1998, il tranquillo villaggio di Scole, nel Norfolk, è stato al centro di un’intensa attività di ricerca paranormale. Un team di scienziati di fama internazionale, tra cui i professori David Fontana e Arthur Ellison, ha condotto oltre 500 esperimenti sulla medianità, coinvolgendo medium rinomati come Robin e Sandra Foy, e Alan e Diana Bennett.

Lo scopo è stato quello di indagare scientificamente sulla possibilità di comunicare con entità spirituali e di osservare fenomeni di materializzazione.

Gli esperimenti, ottenendo risultati significativi, sono stati replicati anche negli Stati Uniti, in Irlanda e in Spagna. Negli Stati Uniti, in particolare, hanno partecipato numerosi scienziati di prestigio, provenienti da istituzioni come la NASA, l’Istituto Noetics Science e l’Università di Stanford.

Durante gli esperimenti, i ricercatori sono stati testimoni di fenomeni straordinari. Oggetti solidi e persino figure umane sono apparse materialmente di fronte a loro, potendo essere toccati e osservati da vicino. Inoltre, sfere luminose si sono mosse liberamente nella stanza, rispondendo a comandi e creando intricate coreografie.

Queste sfere luminose sembravano attraversare senza ostacoli oggetti solidi e, a detta dei presenti, inducevano sensazioni di benessere e guarigione. Fenomeni di levitazione e voci immateriali, che fornivano dettagli personali ai partecipanti, hanno completato il quadro di questi eventi eccezionali. Ogni manifestazione è stata accuratamente documentata attraverso registrazioni audiovisive e fotografie.

Webster conferma l’autenticità degli esperimenti di Scole

James Webster, mago professionista con quattro decenni di esperienza nel campo del paranormale, ha assistito personalmente agli esperimenti di Scole. Dopo un’attenta analisi, ha concluso che non vi sono prove di frode e che, data la complessità dei fenomeni osservati e le condizioni in cui si sono verificati, una manipolazione fraudolenta sarebbe stata praticamente impossibile.

Le critiche rivolte agli esperimenti di Scole da parte degli scettici si sono concentrate principalmente su aspetti teorici, piuttosto che su evidenze concrete relative alla loro conduzione. La comunità scientifica nel suo complesso non ha ancora riconosciuto l’esistenza dei fenomeni paranormali come un fatto provato.

Gli esperimenti condotti dal Gruppo Scole rappresentano un punto di svolta per lo spiritismo moderno. Cercando di applicare un rigore scientifico alle sedute spiritiche, come già aveva sostenuto Gustavo Rol, questi studi aprono nuove prospettive per future ricerche in questo campo.

Gli esperimenti di Scole: la nascita del gruppo

Il Gruppo di Ricerca di Scole (SEG) è nato da un’idea di Robert e Sandra Foy, che nella cantina della loro casa nel Norfolk hanno allestito un laboratorio dedicato alla sperimentazione dei fenomeni paranormali.

Dopo un lungo periodo di prove e di affinamento del gruppo, durante il quale diversi membri si sono uniti e altri si sono allontanati, il SEG è riuscito a ottenere risultati straordinari, attirando l’attenzione di scienziati di fama mondiale.

La pazienza e la dedizione dei membri del gruppo sono state fondamentali per lo sviluppo di questi fenomeni e per approfondire la comunicazione con la dimensione spirituale.

Gli esperimenti di Scole e l’armonia nel gruppo

L’armonia all’interno del gruppo era fondamentale per la riuscita degli esperimenti, come ben sapevano i Foy. Per questo motivo, prima di ottenere risultati significativi, hanno dedicato molto tempo alla ricerca dei partecipanti ideali, persone in grado di creare un’energia coesa e propizia.

Le sedute si sono svolte in una stanza completamente buia, sottoposta a un rigido protocollo per evitare ogni possibile frode. Oggetti e indumenti sono stati marcati con etichette luminose per garantire la tracciabilità.

Alla presenza di medium, che entravano in trance per facilitare la comunicazione con le entità spirituali, si assisteva a una vasta gamma di fenomeni: luci che si muovevano autonomamente, piccoli oggetti che levitavano, voci e rumori di origine sconosciuta, variazioni di temperatura e contatti fisici inspiegabili. Le guide spirituali, come sono state chiamate dai membri del gruppo, suggerivano spesso di mettere musica allegra e vibrante per creare un’atmosfera positiva.

Con il passare del tempo, i fenomeni si sono intensificati e sono diventati sempre più complessi. Gli apporti, oggetti di varia natura e provenienza, sono stati tra i più sorprendenti: regali personalizzati per i membri del gruppo, reperti storici autentici, scelti dagli spiriti con grande cura e spesso legati a significati simbolici.

Anche la fotografia ha giocato un ruolo fondamentale. Non solo si sono verificati casi di fotografie scattate spontaneamente, senza che nessuno avesse premuto il pulsante, ma anche pellicole ancora sigillate hanno mostrato immagini di volti, luoghi e scritte.

La metafonia, ovvero la registrazione di voci elettroniche, è stato un altro campo di indagine particolarmente fruttuoso. Il gruppo ha sviluppato un apparecchio appositamente progettato per captare meglio queste manifestazioni vocali, sempre sotto la guida degli spiriti.

Anche la psicofonia, la capacità di percepire visivamente immagini mentali provenienti da una fonte esterna, è stata oggetto di studio. I risultati ottenuti dal Gruppo di Scole in questi ambiti hanno suscitato grande interesse nella comunità scientifica e nel pubblico, aprendo nuove prospettive sulla natura della realtà e sulla possibilità di comunicare con altre dimensioni.

Gli esperimenti di Scole: svelare il potenziale umano

Una delle caratteristiche più affascinanti degli esperimenti di Scole è stata la profonda collaborazione che si è instaurata tra i medium e i loro spiriti guida. Questi ultimi, definiti dagli stessi medium come veri e propri “scienziati spirituali”, hanno lavorato in parallelo ai ricercatori umani per far progredire la conoscenza nel campo della comunicazione ultraterrena.

Secondo quanto riferito dai medium, esiste un vero e proprio “Consiglio Spirituale” che coordina queste interazioni interdimensionali. Gli spiriti guida, pur essendo altamente evoluti, hanno sottolineato di essere anch’essi in continua evoluzione e di non possedere tutte le risposte, sottolineando così la natura dinamica e collaborativa di questa ricerca.

Gli esperimenti di Scole hanno rivelato un aspetto affascinante: l’esistenza di un’energia particolare, composta da tre fonti principali (spirituale, umana e terrestre), che gli spiriti possono manipolare per produrre fenomeni paranormali.

Questa energia, già nota ad antiche civiltà, è stata riscoperta e utilizzata dai ricercatori di Scole in collaborazione con gli spiriti guida. L’obiettivo?

Aiutare l’umanità a ricordare il proprio potenziale energetico e a riconnettersi con dimensioni spirituali. Per approfondire questi studi, è stata fondata la New Spiritual Science Foundation.

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