NASA: il mistero del segnale SOS da Andromeda

NASA: il mistero del segnale SOS da Andromeda

Secondo un documento declassificato dal Ministero della Difesa del Regno Unito, la NASA avrebbe captato un segnale SOS extraterrestre nel 1998. Il segnale, proveniente da un pianeta al di fuori della Via Lattea, avrebbe contenuto una richiesta di aiuto e informazioni sulla posizione del pianeta in difficoltà.

Il presunto SOS da Andromeda alla NASA
Il presunto SOS da Andromeda alla NASA

SETI: alla ricerca di intelligenza extraterrestre

Da decenni, l’umanità si interroga sull’esistenza di vita extraterrestre. Non siamo soli nell’universo? C’è vita intelligente su altri pianeti? Queste domande hanno spinto scienziati e appassionati a dedicare tempo e risorse alla ricerca di segnali alieni, dando vita a progetti affascinanti come il SETI.

SETI, acronimo di Search for Extraterrestrial Intelligence, ovvero Ricerca di Intelligenza Extraterrestre, rappresenta uno degli sforzi più noti e ambiziosi nella ricerca di vita al di fuori del nostro pianeta. Nato ufficialmente nel 1974, esso ha riunito scienziati e ingegneri di tutto il mondo sotto un unico obiettivo: individuare possibili prove di civiltà extraterrestri intelligenti.

Le attività del SETI si basano principalmente sull’analisi di onde radio e ottiche provenienti dallo spazio profondo. Attraverso l’utilizzo di radiotelescopi e altri strumenti sofisticati, i ricercatori setacciano il cielo alla ricerca di segnali artificiali che potrebbero essere stati inviati da culture aliene.

15 settembre 1998 nel Weekly World News, volume 19, apice 51.
15 settembre 1998 nel Weekly World News, volume 19, apice 51.

Civiltà aliena morente invia messaggio alla NASA?

Nel 2021, il Ministero della Difesa britannico ha declassificato un settimo lotto di documenti sugli UFO, rendendoli disponibili al pubblico attraverso il sito web degli Archivi Nazionali.

Questo set includeva circa 1.500 file che coprono un periodo dal 1978 al 2009, offrendo un’affascinante panoramica sugli incontri con oggetti volanti non identificati (UFO) indagati dal Regno Unito.

Uno di questi file conteneva un articolo pubblicato il 15 settembre 1998 sul quotidiano weekly World News nel volume 19 apice 51.

L’articolo ha descritto un segnale SOS extraterrestre captato dalla NASA nel gennaio 1998. Secondo lo stesso, la decodifica ha richiesto diversi mesi e solo “nelle ultime settimane” gli esperti hanno finalmente svelato il suo contenuto.

L’articolo ha citato un “scienziato spaziale russo”, Viktor Kulakov, che guidava un team di ricerca delle Nazioni Unite, il quale ha affermato che il messaggio è stato tradotto grazie alla decifrazione di un “complesso linguaggio matematico”.

Secondo l’analisi del segnale, la sua origine potrebbe risiedere nella costellazione di Andromeda e la sua età stimata è di circa 80.000 anni.

Il Weekly World News ha affermato che il dottor Viktor Kulakov ha fornito ulteriori informazioni sul contenuto del segnale SOS extraterrestre decodificato.

Egli ha dichiarato che il messaggio iniziava con una dichiarazione di colpevolezza, seguito da una richiesta di aiuto e da dati sulla posizione del pianeta alieno in difficoltà. Kulakov lo ha descritto come un resoconto “molto lucido” di una devastazione apocalittica, caratterizzata da esplosioni infernali, morte diffusa e malattie terminali.

L’ipotesi avanzata è che il pianeta alieno abbia subito una pioggia di meteoriti.

Il dottor Kulakov ha sottolineato, tuttavia, che, al di là della catastrofe, il messaggio trasmetteva un profondo senso di colpa e rassegnazione. Sembra che gli alieni riconoscessero la responsabilità della propria fine e ammettessero di non avere i mezzi per evacuare l’intera popolazione.

Mentre la loro tecnologia permetteva viaggi spaziali interplanetari limitati, non era sufficiente per trasportare tutti gli abitanti del pianeta in salvo. Il messaggio, secondo Kulakov, ha rivelato chiaramente che la civiltà aliena si sentiva intrappolata sul proprio mondo in rovina.

La storia del segnale SOS extraterrestre captato dalla NASA nel 1998, riportata dall’articolo del Weekly World News e dalle successive analisi del dottor Viktor Kulakov, ha sollevato interrogativi complessi sulla sua autenticità e sul reale coinvolgimento della NASA.

La presunta scomparsa di Viktor Kulakov dalla NASA e la cancellazione di ogni traccia del suo legame con l’agenzia dopo la diffusione del messaggio SOS alieno, hanno destato ulteriori dubbi sulla veridicità della sua testimonianza.

Il video di verifica dei fatti della NASA che ha mostrato la ricezione di una richiesta di soccorso da un’altra galassia, sebbene abbia ottenuto un milione di visualizzazioni su YouTube, è stato smentito come falso da esperti di UFO come Robert Kiviat.

“Oh!” segno di stampa. Il commento a lato ha ispirato il nome dell’evento. Credito immagine: Osservatorio radiofonico Big Ear e Osservatorio astrofisico nordamericano (NAAPO)
“Oh!” segno di stampa. Il commento a lato ha ispirato il nome dell’evento. Credito immagine: Osservatorio radiofonico Big Ear e Osservatorio astrofisico nordamericano (NAAPO)

Il Segnale Wow! e BLC-1: possibili messaggi extraterrestri?

Il Segnale Wow!, un segnale radio captato brevemente dal radiotelescopio Big Ear dell’Ohio State University il 15 agosto 1977, continua ad affascinare e incuriosire gli studiosi di tutto il mondo.

Ancora avvolto nel mistero, questo segnale, considerato il miglior candidato SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) ad oggi, potrebbe provenire da una stella simile al Sole situata a circa 1.800 anni luce di distanza nella costellazione del Sagittario.

Come sottolineato da Alberto Caballero, astronomo dilettante, la natura unica e l’intensità del Segnale Wow! lo distinguono dalle trasmissioni radio unidirezionali tipicamente inviate dagli esseri umani, come il messaggio di Arecibo inviato nel 1974 all’ammasso globulare M13.

Un altro segnale intrigante, denominato BLC-1, è stato rilevato nel 2019 dall’Osservatorio di Parkes in Australia durante una ricerca decennale di trasmissioni aliene dalle stelle più vicine.

Proveniente dalla direzione di Proxima Centauri, il sistema stellare più vicino al nostro, questo segnale ha caratteristiche insolite che lo rendono un potenziale candidato a provenire da una civiltà extraterrestre.

Mentre la natura di questi segnali rimane un mistero, la loro esistenza alimenta la possibilità di vita intelligente al di là del nostro pianeta.

La recente conferma da parte della NASA di voler approfondire il fenomeno UFO/UAP (Unidentified Flying Objects/Unidentified Aerial Phenomena) apre nuove possibilità per la ricerca di forme di vita extraterrestri e per la comprensione di fenomeni inspiegabili che potrebbero sfidare la nostra comprensione attuale dell’universo.

È importante sottolineare che, al momento, non vi è alcuna prova definitiva che il Segnale Wow! o BLC-1 siano di origine extraterrestre.

La continua ricerca e l’analisi di questi e di altri segnali anomali ci avvicinano alla risposta a una delle domande più profonde dell’umanità: siamo soli nell’universo?

L’indagine su questi potenziali messaggi alieni richiede rigore scientifico e un approccio aperto e critico.

L’unione di sforzi da parte di astronomi, scienziati e ricercatori di tutto il mondo sarà fondamentale per svelare i misteri che circondano questi segnali affascinanti e per ottenere una maggiore comprensione della vastità e dei potenziali segreti del cosmo.

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