Il professor Ron Mallett, astrofisico all’Università del Connecticut, ha proposto una nuova equazione che, secondo lui, potrebbe fornire le basi teoriche per la costruzione di una macchina del tempo. A supporto della sua teoria, egli ha realizzato un prototipo di dispositivo.
Basandosi sui principi della relatività generale di Einstein, Mallett ha sviluppato un’equazione che descrive come un fascio di luce laser rotante possa curvare lo spazio-tempo, creando una sorta di tunnel temporale.
Per verificare la sua teoria, ha realizzato un prototipo di dispositivo che utilizza un anello laser per generare il campo gravitazionale necessario. Sebbene si tratti ancora di un esperimento su piccola scala, i risultati ottenuti fino ad ora sono incoraggianti e aprono nuove prospettive per la ricerca sui viaggi nel tempo.
La macchina del tempo di Mallett
Per comprendere la macchina del tempo proposta da Mallett, è fondamentale conoscere i principi della relatività speciale di Einstein, secondo cui la percezione del tempo varia in base alla velocità di un oggetto.
Secondo questa teoria, se un astronauta viaggiasse quasi alla velocità della luce, il tempo per lui scorrerebbe più lentamente rispetto a quello di una persona rimasta sulla Terra. In pratica, l’astronauta potrebbe fare un viaggio spaziale di pochi giorni, ma al suo ritorno troverebbe la Terra invecchiata di molti anni. Sarebbe come se avesse viaggiato nel futuro. Tuttavia, mentre molti scienziati ritengono possibile viaggiare avanti nel tempo in questo modo, tornare indietro nel passato è un’idea molto più controversa, che Mallett sostiene di poter realizzare con l’uso dei laser.
L’astrofisico ha spiegato alla CNN che la sua idea si basa su un altro importante concetto della teoria della relatività di Einstein: la gravità curva lo spazio-tempo. In pratica, più un oggetto è pesante, più “piega” lo spazio intorno a sé e più lentamente scorre il tempo in quella zona.
L’anello gravitazionale di Mallett
Mallett ha avanzato l’ipotesi affascinante che, se la gravità è in grado di curvare lo spazio, come dimostrato dalla teoria della relatività generale di Einstein, allora potrebbe potenzialmente anche ‘torcere’ il tessuto del tempo. In altre parole, la gravità potrebbe creare delle distorsioni spazio-temporali tali da formare dei tunnel temporali, o ponti di Einstein-Rosen, come sono teoricamente possibili.
Questa idea si basa sulla concezione dello spazio-tempo come un continuum quadridimensionale che può essere deformato dalla presenza di massa-energia.
Egli ha ipotizzato la creazione di una sorta di ‘anello temporale’, un loop che consentirebbe di viaggiare nel passato. Per realizzare questa ambiziosa impresa, ha proposto di utilizzare fasci laser. In particolare, ha elaborato un modello teorico secondo cui un fascio di luce ruotante su se stesso potrebbe generare un campo gravitazionale in grado di curvare lo spazio-tempo, creando così le condizioni necessarie per la formazione di questo loop temporale.
Nonostante l’entusiasmo di Mallett per il suo progetto, molti scienziati dubitano che la sua macchina del tempo possa effettivamente funzionare.
Mallett contro la fisica
Paul Sutter, astrofisico, ha espresso dubbi sulla validità del lavoro dello scienziato. A suo avviso, le fondamenta matematiche e teoriche su cui si basa la teoria di Mallett presentano delle lacune significative, rendendo improbabile la realizzazione pratica di una macchina del tempo.
Mallett, tuttavia, ha sottolineato il carattere altamente speculativo della sua teoria. Nonostante l’entusiasmo suscitato dall’idea di manipolare il tempo, egli ha chiaramente affermato che, anche nel migliore dei casi, un dispositivo basato sui suoi principi sarebbe in grado di trasmettere informazioni unicamente verso il passato e solo fino al momento della sua attivazione.
Questa limitazione pone vincoli rigorosi alla possibilità di alterare gli eventi passati, evitando così i paradossali effetti a catena che spesso affascinano e inquietano allo stesso tempo gli appassionati di viaggi nel tempo.
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