Incidente UAP di Eglin: l’AARO pubblica il rapporto finale

Il 2 giugno 2024, l’All-domain Anomaly Solution Office (AARO) del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha rilasciato il suo rapporto ufficiale sull’incidente UAP di Eglin. L’indagine, durata mesi, si è concentrata su un evento avvenuto il 26 gennaio 2023, durante un’esercitazione di routine nello spazio aereo vicino alla base aeronautica di Eglin in Florida. Un pilota militare ha segnalato di aver osservato un oggetto volante non identificato (UAP) che presentava caratteristiche insolite e manovrabilità eccezionale.

L’incidente UAP di Eglin

L’incidente UAP di Eglin è salito alla ribalta grazie al deputato Matt Gaetz, che ne ha discusso durante un’audizione al Congresso. Gaetz ha descritto una fotografia scattata dai piloti dell’Aeronautica Militare, che mostra un UFO a forma di “sfera” in grado di compiere manovre impossibili per la tecnologia umana. Le sue dichiarazioni hanno acceso i riflettori sull’incidente, sollevando questioni di sicurezza nazionale e sottolineando l’urgente necessità di approfondire le indagini su questi fenomeni inspiegabili. Gaetz ha inoltre evidenziato le complesse sfide e le potenziali minacce rappresentate dagli UAP nelle aree militari sensibili.

Secondo il rapporto dell’AARO, il pilota ha rilevato a circa 16.000 piedi di quota quello che inizialmente sembrava un potenziale fenomeno aereo anomalo non identificato. Gli oggetti sono stati inizialmente rilevati dal radar di bordo, che ha mostrato quattro oggetti in volo in formazione ad alta quota. Tuttavia, solo uno di questi oggetti è stato confermato visivamente dal pilota e successivamente registrato dal sensore elettro-ottico/infrarossi (EO/IR) dell’aereo.

L’oggetto osservato visivamente è stato descritto come “grigio con una superficie pannellata e una colorazione rosso-arancione al centro”, simile a un grande pallone. Inizialmente, si è ipotizzata la presenza di una struttura simile a un motore attaccata all’oggetto, ma questa ipotesi non ha trovato riscontro in dati addizionali o prove visive.

Le conclusioni dell’AARO sull’UAP di Eglin

L’analisi dell’AARO ha concluso che l’UAP era “molto probabilmente un oggetto più leggero dell’aria, come un grande pallone aerostatico commerciale illuminato”. Questa conclusione si è basata su diverse fonti di dati, tra cui le testimonianze dei piloti, i dati dei sensori e analisi comparative con oggetti aerei noti, come i palloni utilizzati per la ricerca meteorologica o per scopi commerciali.

Degno di nota è il fatto che, durante l’incidente, il pilota abbia segnalato un malfunzionamento del radar.

La causa di questo problema è stata individuata nello scatto accidentale di un interruttore, un problema ricorrente su questo modello di aereo che, dopo le opportune valutazioni, è stato escluso essere in alcun modo collegato alla presenza dell’UAP.

Sulla base di questi risultati, l’AARO ha concluso con “moderata sicurezza” che l’oggetto non presentava caratteristiche o capacità anomale. Il rapporto ha sottolineato: “Non sono state confermate caratteristiche, comportamenti o capacità di volo anomali”.

L’identificazione dell’oggetto come pallone è stata ulteriormente supportata da test di laboratorio su un pallone illuminante commerciale, che ha mostrato caratteristiche fisiche simili a quelle descritte dal pilota.

Un passo avanti nella comprensione degli UAP

Nonostante la spiegazione plausibile come pallone aerostatico, l’incidente UAP di Eglin solleva importanti questioni sulla sicurezza nazionale. La presenza di oggetti non identificati in aree militari sensibili richiede un’attenzione e un’indagine scrupolose. Il rapporto sottolinea la necessità di “continuare a indagare sugli UAP in modo aperto e trasparente” per acquisire una maggiore comprensione di questi fenomeni e per poter meglio tutelare la sicurezza nazionale.

Il rapporto AARO sull’incidente UAP di Eglin rappresenta un passo avanti nella comprensione di questi fenomeni aerei inspiegabili. Sebbene l’oggetto in questione sia stato identificato come un pallone aerostatico, l’incidente solleva comunque importanti questioni sulla sicurezza nazionale e sulla necessità di continuare a indagare sugli UAP in modo aperto e trasparente.

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