Dio Maya K’awiil: rinvenuta una rara statua

Dio Maya K'awiil: rinvenuta una rara statua

Una straordinaria scoperta è stata fatta lungo la tratta del Maya Train. Nella sezione 7, gli archeologi hanno portato alla luce una scultura in pietra alta oltre due metri raffigurante il dio Maya K’awiil. Realizzata con un’abilità tecnica sorprendente, la scultura ritrae la divinità con i tipici attributi: il fulmine nella mano destra e il serpente avvolto attorno al corpo.

Questo ritrovamento, databile al periodo Classico, offre un’inedita testimonianza del culto di K’awiil e del suo ruolo centrale nella società Maya.

K’awiil: il Dio del fulmine e della regalità

Con un cranio zoomorfo, occhi sprofondati, un naso aquilino e un piede a forma di serpente, la rappresentazione di K’awiil è inconfondibile. 

Esso è strettamente legato al ciclo delle piogge, essenziale per l’agricoltura e la vita stessa dei Maya. Il fulmine, come manifestazione della sua potenza, è visto come il motore che innesca le tempeste e porta l’acqua necessaria per far prosperare i raccolti.

La sua immagine è spesso associata a quella dei sovrani maya, sottolineando il legame tra potere divino e potere terreno. K’awiil rappresenta l’origine divina del re e la sua capacità di garantire la prosperità del regno.

Come molte divinità, esso è associato sia alla creazione che alla distruzione. Il fulmine, da un lato, può distruggere e purificare, dall’altro può dare vita e fecondare la terra.

K’awiil è una figura affascinante e complessa che ci offre una finestra sulla ricca e articolata cosmologia maya. La sua iconografia distintiva e il suo ruolo centrale nel pantheon maya ne fanno una delle divinità più importanti e studiate della Mesoamerica.

La scoperta di questa scultura raffigurante K’awiil, pubblicata sulla rivista Mexico News Daily, rappresenta un evento eccezionale nel panorama archeologico. Le rappresentazioni scultoree di questa divinità sono estremamente rare, e questo nuovo ritrovamento, in un contesto inusuale come la testa di un’urna, arricchisce significativamente le nostre conoscenze sulla religione e l’arte maya.

Dio Maya K'awiil
Dio Maya K’awiil

Il Treno Maya e le sue scoperte archeologiche

Il progetto del Treno Maya, un ambizioso progetto infrastrutturale messicano, sta portando alla luce un tesoro inestimabile di reperti archeologici

Gli sforzi di salvataggio archeologico, concentrati principalmente sulle sezioni 6 e 7 del percorso ferroviario, hanno già portato alla luce una quantità impressionante di reperti: da una canoa maya millenaria a uno scheletro umano risalente a 8.000 anni fa, passando per un’intera città maya precedentemente sconosciuta, rinvenuta a Quintana Roo e battezzata Paamul II.

Il progetto ha consentito di catalogare e preservare oltre 48.000 strutture antiche, quasi un milione di frammenti ceramici, migliaia di reperti trasportabili e resti umani, nonché di documentare grotte e cenote. Tutti questi dati, attualmente in fase di analisi nei laboratori dell’INAH, costituiranno una miniera inesauribile per gli studi sulla civiltà maya per i prossimi decenni.

Controversie e prospettive future

Nonostante l’indubbio valore scientifico di queste scoperte, il progetto del Treno Maya non è esente da critiche. Gli ambientalisti, preoccupati dall’impatto ambientale dell’infrastruttura, temono danni irreversibili agli ecosistemi e alle risorse idriche della regione.

Nonostante le polemiche, il governo messicano è determinato a portare avanti il progetto, che si prefigge di collegare le principali zone archeologiche della penisola dello Yucatán e di promuovere lo sviluppo turistico della regione. Il grande simposio internazionale sulla civiltà maya, previsto per quest’anno, sarà un’importante occasione per condividere i risultati delle ricerche e discutere del futuro della tutela del patrimonio culturale maya.

In sintesi il Treno Maya si sta rivelando molto più di un semplice progetto infrastrutturale. Sta diventando un’opportunità unica per approfondire le nostre conoscenze sulla civiltà maya e per preservare un patrimonio culturale di inestimabile valore. Tuttavia, è fondamentale trovare un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, per garantire che le future generazioni possano continuare a godere di questo straordinario patrimonio.

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