Dopo oltre quarant’anni dalla tragica scomparsa di John Lennon, continuano a emergere nuovi misteri legati alla sua figura. Le forze dell’ordine tedesche hanno recentemente sequestrato diversi oggetti personali del musicista, tra cui quaderni e una lettera risalente agli ultimi anni della sua vita.
In questi documenti, Lennon sembra aver esplorato tematiche affascinanti e controverse, come le teorie ufologiche, alimentando ulteriormente la curiosità attorno alla sua complessa personalità.
L’icona, l’UFO e la rivoluzione: John Lennon tra musica e mistero
È quasi impossibile per chi è nato dopo gli anni ’90 comprendere appieno l’impatto che i Beatles hanno avuto sulla società. All’epoca, sono stati paragonati addirittura a Gesù Cristo. E non a caso la loro musica ha segnato l’inizio di una nuova era, non solo musicale, ma anche culturale e sociale. In un periodo segnato da guerre, lotte per i diritti civili e un crescente movimento hippie, i Beatles sono diventati la voce di una generazione in cerca di cambiamento, offrendo un messaggio di pace, amore e ribellione.
John Lennon, il cuore pulsante dei Beatles, è stato indiscutibilmente il membro più amato della band. Non solo un musicista geniale, ma anche un attivista infaticabile per i diritti umani, Lennon era profondamente affascinato dai misteri dell’universo. Nel 1974, insieme alla sua compagna May Pang, ha affermato di aver assistito a un avvistamento UFO dalla terrazza del suo appartamento a New York.
Questo evento, avvenuto il 23 agosto verso le 21:00, lo ha portato a diventare un sostenitore della divulgazione dei fenomeni ufologici.
Per ben cinque minuti, John Lennon e May Pang hanno osservato attentamente l’oggetto volante non identificato. Essi hanno descritto un oggetto luminoso, con luci colorate che lampeggiavano ritmicamente mentre si muoveva con agilità nel cielo notturno. A un certo punto, l’UFO si è avvicinato in modo inquietante, arrivando a soli trenta metri dalla loro terrazza. Lennon stesso ha affermato che, se avesse lanciato un sasso, lo avrebbe colpito.
L’enigma di Walls & Bridges: l’UFO svelato
L’esperienza vissuta con May Pang ha lasciato un segno profondo in Lennon, che ha deciso di immortalare l’avvistamento UFO attraverso i suoi disegni. Le sue opere, realizzate subito dopo l’accaduto, mostrano un oggetto volante non identificato con dettagli sorprendenti. L’artista ha incluso poi uno di questi schizzi nella copertina del suo album “Walls & Bridges”, pubblicato nell’ottobre del 1974, rendendo pubblico il suo incontro ravvicinato.
Quell’incontro ha segnato una svolta profonda per John Lennon. Da sempre affascinato dall’occulto, come dimostra il suo utilizzo della tavola Ouija in gioventù per cercare un contatto con la madre scomparsa, l’avvistamento UFO ha consolidato il suo interesse per l’ignoto.
Questo nuovo capitolo della sua vita si riflette chiaramente nell’album ‘Walls and Bridges’, dove l’arte e l’esperienza personale si intrecciano indissolubilmente. Dopo questo periodo di intensa creatività, Lennon si è ritirato con Yoko Ono nel celebre Dakota Building, dando inizio a un nuovo capitolo della sua vita, lontano dai riflettori.
Nuovi misteri sulla morte di John Lennon
Le tensioni tra John Lennon e l’amministrazione Nixon sono ben note. Si sospettava che il governo degli Stati Uniti, coinvolto in programmi segreti come MKUltra, avesse messo in atto azioni per silenziare il cantante.
Le teorie del complotto, spesso alimentate da un clima di sospetto e diffidenza, hanno ipotizzato un coinvolgimento diretto di Nixon in eventi tragici come la morte di John Lennon, Morrison e Hendrix. In particolare, si è speculato sulla possibilità che Mark David Chapman, l’assassino di Lennon, fosse stato addestrato o manipolato nell’ambito di programmi governativi segreti.
È lecito aspettarsi che i diari personali di John Lennon, ora nelle mani della giustizia tedesca, possano rivelare nuovi e inaspettati dettagli sulla sua vita e sulla sua carriera. Nonostante siano passati oltre quarant’anni dalla sua scomparsa, il fascino esercitato dalla figura di Lennon rimane intatto, e ogni nuova scoperta contribuisce a far luce su uno dei più grandi geni della musica.
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