Necronomicon: il pericoloso e proibito “Libro dei Morti”

Necronomicon: il pericoloso e proibito “Libro dei Morti”

Un grimorio orrifico, rilegato in macabra pelle umana e scritto con inchiostro di sangue, il Necronomicon è un testo maledetto che racchiude incantesimi proibiti per evocare creature ancestrali e resuscitare i morti. La sua lettura induce follia e morte, rendendolo un artefatto temuto e venerato allo stesso tempo.

Il Necronomicon, un’enigmatica creazione letteraria, è stato spesso citato come uno dei libri più pericolosi al mondo, fluttuando tra i confini della finzione e dell’oscuro.

Si narra che chi si è avventurato nella lettura del Necronomicon, sfogliando le sue pagine impregnate di un’energia oscura, sia impazzito o abbia incontrato una fine tragica. Si dice anche che le poche copie originali di questo grimorio siano gelosamente custodite in luoghi segreti, lontani da occhi indiscreti.

Molti appassionati di horror sono ossessionati dall’idea che un libro come il Necronomicon possa esistere realmente, un oggetto capace di aprire le porte su un mondo oscuro e sovrannaturale, preannunciando la fine dei tempi.

Dietro ogni indizio che potrebbe rivelarne la posizione si celano organizzazioni potenti e influenti, pronte a tutto pur di proteggere il segreto del Necronomicon. Un paradosso affascinante: un libro ritenuto fittizio da molti, ma cercato con accanimento da pochi eletti. Alcuni, però, sostengono con veemenza che la sua esistenza sia solo un’invenzione, cercando di screditare ogni teoria sulla sua ubicazione.

Prima pagina del manoscritto della Storia del Necronomicon di Lovecraft © Wikimedia Commons
Prima pagina del manoscritto della Storia del Necronomicon di Lovecraft © Wikimedia Commons

Le origini del Necronomicon

Lo scrittore horror H.P. Lovecraft, celebre per il suo “Mito di Cthulhu“, è indissolubilmente legato alla creazione del famigerato Necronomicon. Sebbene Lovecraft abbia sempre sostenuto che il libro fosse una sua invenzione, nata dalla sua fervida immaginazione, il mistero che lo circonda continua ad affascinare e intrigare.

Secondo Lovecraft, esso non è altro che un’invenzione letteraria, un’immagine della legge dei morti. Tuttavia, la ricchezza di dettagli e la coerenza con cui l’autore descrive il libro hanno alimentato la convinzione che dietro questa creazione letteraria si nasconda qualcosa di più profondo. L’idea del Necronomicon, infatti, è diventata un archetipo dell’horror, un simbolo di un sapere proibito e pericoloso.

Lo scrittore, con la sua maestria narrativa, è riuscito a creare un’atmosfera di terrore e mistero, evocando creature mostruose e forze cosmiche che minacciano l’umanità. I suoi racconti, intrisi di un’atmosfera gotica e oscura, hanno attirato l’attenzione di numerosi lettori, che hanno iniziato a indagare sulla possibile esistenza del Necronomicon.

Nonostante le ripetute affermazioni di Lovecraft, molti ricercatori del paranormale e appassionati di occultismo sono convinti che il libro sia realmente esistito. Le descrizioni dettagliate fornite, insieme a coincidenze con altri testi antichi, hanno alimentato questa teoria.

Secondo alcune interpretazioni, il Necronomicon sarebbe stato scritto da Abdul Al-Hazred, un misterioso arabo vissuto nel VIII secolo. Il libro, composto da oltre mille pagine, conterrebbe incantesimi, formule magiche e conoscenze proibite sull’origine dell’universo e sulla natura degli dei. Si dice che esso sia stato tradotto in diverse lingue e sia circolato in segreto per secoli, lasciando dietro di sé una scia di follia e distruzione.

Non esistono, tuttavia, prove concrete dell’esistenza del libro, e la maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che si tratti di una creazione letteraria. Nonostante ciò, il mito del Necronomicon continua a vivere, alimentato dalla nostra fascinazione per l’ignoto e dal desiderio di scoprire i segreti dell’universo.

Lovecraft nel 1934 all'età di 44 anni © Wikimedia Commons
Lovecraft nel 1934 all’età di 44 anni © Wikimedia Commons

L’eredità del Necronomicon: da Lovecraft a Gaiman

Dopo la scomparsa di Howard Phillips Lovecraft, il suo amico e collega August Derleth si è fatto carico di proseguire l’espansione del Mito di Cthulhu, l’universo narrativo creato dallo scrittore. Derleth, affascinato dal potere evocativo del Necronomicon, ha continuato a farvi riferimento nelle sue opere, contribuendo a consolidare la fama di questo misterioso grimorio.

L’influenza del Necronomicon si estende ben oltre l’opera di Lovecraft e Derleth. Nel 1976, è nata la Necronomicon Press, una casa editrice dedicata alla pubblicazione di opere ispirate al mito di Cthulhu e al suo oscuro libro. Questa iniziativa ha permesso a numerosi autori di esplorare i temi dell’horror cosmico e dell’occulto, alimentando ulteriormente l’interesse per il libro maledetto.

Anche scrittori contemporanei come Neil Gaiman hanno reso omaggio a Lovecraft e al suo famigerato grimorio. Nel suo lavoro, Gaiman ha spesso citato il Necronomicon, creando persino una sua versione parodistica, il Necrotelicomnicon, in collaborazione con Terry Pratchett.

Questo gioco letterario, che ha divertito molti lettori, ha dimostrato come il mito del Necronomicon continui a vivere e a evolversi nel tempo.

La persistente fascinazione per il libro proibito ha portato alla creazione di numerose versioni false. Una delle più famose è quella attribuita a “Simon”, pubblicata negli anni ’70. Questa edizione, presentata come una traduzione di un antico testo sumero, ha contribuito a consolidare l’idea che il Necronomicon sia un oggetto reale e tangibile, piuttosto che una pura creazione letteraria.

L’ambiguità che lo circonda è uno degli elementi che ne ha decretato il successo. Lovecraft, con la sua maestria narrativa, ha saputo creare un’atmosfera di mistero e terrore intorno a questo libro immaginario, spingendo i lettori a interrogarsi sulla natura della realtà e sui limiti della conoscenza umana. Il Necronomicon è diventato così un archetipo dell’horror, un simbolo di tutto ciò che è oscuro e sconosciuto.

© Fandom
© Fandom

Conclusioni

Appassionati dell’occulto da ogni angolo del globo si sono dedicati alla ricerca del mitico Necronomicon, ma i risultati delle loro indagini rimangono avvolti nel mistero. Non mancano le storie di truffe e falsificazioni, con ciarlatani che promettono di vendere copie autentiche del libro maledetto.

Nonostante le dubbie origini, l’idea che esista un testo capace di scatenare forze oscure e distruttive continua ad affascinare e a terrorizzare.

Se Lovecraft avesse nascosto indizi per guidare i lettori verso la scoperta di questo antico grimorio, dovremmo considerare la possibilità che esistano ancora, nascosti da qualche parte, testi dotati di un potere oscuro in grado di corrompere la mente umana e minacciare l’intera civiltà.

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