Il Programma Gateway rappresenta una delle iniziative più ambiziose intraprese dalla CIA per esplorare le frontiere della coscienza umana e la sua interazione con la realtà fisica. Basato su sofisticate tecniche di sincronizzazione emisferica cerebrale, il programma mira a sbloccare le potenzialità latenti della mente umana, consentendo esperienze di coscienza dilatata che trascendono i limiti ordinari del tempo e dello spazio.
Il segreto di Gateway
Il documento ‘Analisi e Valutazione del Processo Gateway’, redatto dal Tenente Colonnello Wayne M. McDonnell per il Comandante del Gruppo Operativo dell’Esercito degli Stati Uniti a Fort Meade, presenta un’analisi approfondita del Processo Gateway.
In questo documento, vengono esplorate le dinamiche e la fattibilità di questa tecnica, che si basa su una complessa interazione tra modelli biomedici, meccanica quantistica e fisica teorica. L’obiettivo è comprendere come la coscienza umana reagisce alla sincronizzazione emisferica cerebrale, nota come Hemi-Sync.
Secondo il Tenente Colonnello Wayne M. McDonnell, lo scopo principale degli esperimenti non era solo la ricerca scientifica sulla coscienza umana. In realtà, si cercava di sviluppare un metodo per comunicare e interagire con entità extraterrestri, ovvero esseri provenienti da altri mondi.
McDonnell ha proposto l’ipotesi che, attraverso la sincronizzazione emisferica e stati di coscienza alterati, gli individui possano trascendere la realtà fisica e interagire con entità di natura non fisica. Egli ha affermato, inoltre, che il corpo umano non è altro che un veicolo per la coscienza, una sorta di contenitore temporaneo.
Oltre il Gateway: alla scoperta di dimensioni parallele
Le tesi di McDonnell hanno trovato un eco nelle dichiarazioni di Luis Elizondo, ex responsabile del programma governativo AATIP. Elizondo ha postulato l’esistenza di entità coscienti superiori, in grado di interagire con la nostra dimensione attraverso modalità a noi ancora sconosciute. Egli sostiene che, attraverso la comprensione e lo sviluppo della coscienza umana, potremmo stabilire un contatto con queste entità, ampliando significativamente la nostra conoscenza dell’universo e delle possibili forme di vita extraterrestre.
Per una comprensione più approfondita del progetto Gateway, è opportuno confrontarlo con altre tecniche di alterazione della coscienza, quali l’ipnosi, la meditazione trascendentale e il biofeedback.
Il fulcro del Programma Gateway risiede nella tecnica Hemi-Sync, sviluppata dal Monroe Institute. Tramite stimoli audio specifici, questa tecnica induce la sincronizzazione delle onde cerebrali nei due emisferi, generando uno stato di coscienza alterato che potenzialmente trascende i limiti ordinari di spazio e tempo.
Secondo Melissa Jager, istruttrice presso l’Istituto Monroe, l’Hemi-Sync si caratterizza per una sincronizzazione completa delle onde cerebrali, sia in termini di ampiezza che di frequenza, in entrambi gli emisferi.
Ingo Swann e il Stargate Project
Il documento approfondisce le implicazioni della fisica teorica per comprendere come la coscienza possa estendersi oltre i limiti spazio-temporali. Attraverso l’applicazione di concetti quantistici, si tenta di sviluppare un modello scientificamente rigoroso della coscienza, al fine di sottrarlo a interpretazioni di natura occulta e di inserirlo pienamente nel dibattito scientifico.
Ingo Swann, il sensitivo americano famoso per aver collaborato con la CIA e altre agenzie governative, è noto per le sue straordinarie capacità di ‘visione a distanza’. Questa tecnica, che permette di raccogliere informazioni su luoghi, persone o eventi lontani nel tempo e nello spazio senza l’ausilio dei sensi ordinari, è stata oggetto di numerosi studi e ricerche.
Negli anni ’70 e ’80, Ingo Swann è stato coinvolto in un progetto governativo altamente segreto, noto come ‘Stargate’, finanziato dalla CIA e dalla DIA. L’obiettivo era sperimentare l’utilizzo delle capacità psichiche, come la visione a distanza, per scopi di intelligence, giustificando tutto in nome della sicurezza nazionale. Swann, uno dei principali attori di questo progetto, ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e al perfezionamento delle tecniche di visione remota.
Tra i suoi esperimenti più famosi, Swann ha tentato di ‘vedere’ oggetti nascosti in stanze chiuse, luoghi remoti sulla Terra e persino nello spazio. In pratica, si trattava di descrivere ciò che accadeva in luoghi a cui non aveva accesso fisico.
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