Robert Monroe e l’inquietante esperienza interdimensionale

Robert Monroe e l'inquietante esperienza interdimensionale

L’ingegnere Robert Monroe (1915-1995), noto per il suo scetticismo scientifico, fece un’esperienza che lo portò a riconsiderare le proprie convinzioni.

L’esperienza di Monroe ebbe inizio con una sensazione fisica intensa, una vibrazione che sembrava provenire dal profondo del suo corpo. Questa vibrazione crebbe gradualmente, fino a fargli perdere la percezione del corpo fisico. Con sua grande sorpresa, si ritrovò a fluttuare al di sopra del suo corpo, osservando se stesso dall’esterno.

Questa esperienza, che all’inizio lo terrorizzò, lo portò a intraprendere un lungo percorso di esplorazione delle dimensioni extracorporee, cambiando radicalmente la sua visione della realtà.

Nonostante numerose visite mediche, Monroe non riuscì a trovare una spiegazione razionale. Frustrato ma affascinato, decise di approfondire questo nuovo aspetto di sé, abbandonando la sua carriera per dedicarsi completamente allo studio di queste enigmatiche percezioni extracorporee.

L’enigma della coscienza: le scoperte di Monroe

Per decenni, egli si dedicò allo studio sistematico delle esperienze extracorporee, raccogliendo dati e sviluppando tecniche per indurre e approfondire questi stati di coscienza alterati. Con l’obiettivo di rendere queste esperienze più accessibili e comprensibili, sviluppò la tecnologia Hemi-Sync, una sorta di guida sonora che, attraverso l’utilizzo di battiti binaurali, induceva l’armonizzazione degli emisferi cerebrali, facilitando così l’accesso a stati di coscienza non ordinari.

Per confermare scientificamente le sue scoperte, Monroe coinvolse neurologi indipendenti che sottoposero i partecipanti a EEG durante le sessioni Hemi-Sync. I risultati ottenuti furono sorprendenti: le scansioni cerebrali mostravano chiaramente le modificazioni indotte dalla tecnica, confermando l’efficacia di Hemi-Sync nell’indurre stati di coscienza alterati.

Il lavoro pionieristico di Monroe ha aperto le porte a un nuovo campo di ricerca, quello degli stati alterati di coscienza. Fondato nel 1974, il Monroe Institute continua a esplorare e a sviluppare tecniche innovative per facilitare esperienze extracorporee e migliorare il benessere individuale. Le sue ricerche hanno influenzato profondamente il campo della psicologia, della meditazione e della neuroscienza.

Oltre la realtà: il segreto di Gateway

L’originalità e il potenziale delle ricerche di Monroe non passarono inosservati agli occhi delle agenzie governative. Nel 1978, funzionari della CIA visitarono il Monroe Institute, manifestando un profondo interesse per le tecniche per indurre esperienze extracorporee. L’agenzia propose a Monroe una collaborazione, invitandolo a partecipare a un progetto governativo top secret, le cui finalità esatte rimanevano avvolte nel mistero.

L’obiettivo era sviluppare tecniche di controllo mentale che potessero migliorare le prestazioni dei soldati in combattimento, aumentando la loro resistenza allo stress, la loro capacità di concentrazione e la loro consapevolezza situazionale.

Monroe, pur affascinato dalle possibilità offerte da questa collaborazione, era anche consapevole delle implicazioni etiche di tali ricerche. Poiché l’obiettivo degli esperimenti era esplorare dimensioni alternative della realtà, i ricercatori decisero di chiamare il progetto ‘Processo Gateway’, un termine evocativo che suggerisce l’apertura di porte verso mondi sconosciuti.

Il ‘Processo Gateway’ era un ambizioso progetto governativo che mirava a sviluppare le potenzialità della mente umana. Attraverso l’utilizzo di tecnologie audiovisive avanzate, i ricercatori hanno cercato di sincronizzare gli emisferi cerebrali dei partecipanti, inducendo stati di coscienza alterati.

L’obiettivo era quello di esplorare le possibilità di percepire dimensioni alternative della realtà e di interagire con esse. Le scoperte fatte nel corso di questi esperimenti hanno portato alla formulazione di teorie affascinanti sulla natura della realtà, suggerendo che la nostra percezione del mondo potrebbe essere solo una frazione della realtà totale.

Incontri di Robert Monroe con i Rettiliani

Gli esperimenti si svolgevano in camere appositamente attrezzate, dove i partecipanti, isolati dal mondo esterno, indossavano cuffie e bendaggi oculari. Attraverso l’ascolto di sequenze sonore specifiche, i soggetti venivano guidati in un viaggio interiore, durante il quale potevano sperimentare sensazioni e percezioni insolite.

Molti partecipanti riferivano di aver lasciato il proprio corpo fisico per esplorare dimensioni parallele, incontrando entità non umane e vivendo esperienze che sfidavano ogni spiegazione razionale.

Le esperienze extracorporee dei partecipanti al progetto ‘Gateway’ erano spesso popolate da figure enigmatiche. Tra queste, le più ricorrenti erano degli esseri umanoidi con caratteristiche reptiliane, in particolare un muso allungato e dentato che ricordava quello di un coccodrillo.

Questa somiglianza fisica portò i partecipanti a soprannominare queste entità ‘alligatori’, un termine che divenne rapidamente parte del gergo utilizzato per descrivere le esperienze vissute durante le sessioni.

Le descrizioni delle entità incontrate durante le esperienze extracorporee indussero Monroe a formulare una teoria affascinante, ma controversa. Secondo lo scienziato, l’umanità sarebbe sottoposta al controllo di una razza reptiliana, in grado di manipolare la materia e l’energia a livello subatomico.

Queste creature, nutrendosi dell’energia emotiva negativa degli umani, avrebbero un interesse a mantenere l’umanità in uno stato di paura e conflitto. Monroe sosteneva che la comprensione di questa dinamica fosse fondamentale per liberare l’umanità dal controllo di queste entità oscure.

Monroe trascorse gli ultimi decenni della sua vita esplorando i confini della coscienza umana. Le sue ricerche, condotte presso il Monroe Institute, lo portarono a formulare una teoria completa sulle esperienze extracorporee e sulle dimensioni parallele.

Il progetto ‘Porte Aperte’ ha condotto, negli anni ’80, una serie di esperimenti pionieristici sull’espansione della coscienza, ottenendo risultati sorprendenti. Nonostante i successi ottenuti, il progetto è stato avvolto da un velo di segretezza.

Documenti declassificati hanno rivelato l’esistenza di un programma governativo volto a esplorare le frontiere della percezione umana, ma molte domande rimangono senza risposta. Alcuni sostengono che questi esperimenti siano ancora in corso, seppur in forma più riservata.

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